La rivoluzione tecnologica che abbiamo vissuto negli ultimi anni ha cambiato profondamente le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre esigenze e ha determinato un sempre maggiore utilizzo del web. A un maggiore utilizzo di internet e del web, però, ha fatto da contraltare una sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte degli utenti e oggi andremo proprio a vedere quali sono i “segreti” per navigare in modo sicuro ed evitare di incappare in qualche brutta avventura.
A cosa prestare attenzione quando si naviga sul web?
Una delle prime cose da tenere in considerazione quando si naviga sul web è la sicurezza del sito. Per meglio intenderci, ci sono dei siti che non sono in possesso dei requisiti di sicurezza minimi e che, quindi, potrebbero essere maggiormente a rischio di attacchi di hacker che potrebbero portare a un furto di dati sensibili. Dopo essersi accertati della sicurezza del sito ed essersi assicurati di navigare in modo anonimo per mezzo di VPN, gli utenti dovranno poi fare attenzione a quali modelli di sicurezza sono utilizzati dal sito che stiamo visitando. I modelli di sicurezza utilizzati dalle compagnie che operano nel digitale sono molteplici. Anche nel campo del gioco online sono stati adottati sistemi avanzati in modo da proteggere i dati degli utenti. Tra i più sicuri c’è la chiavetta RSA, un dispositivo che genera automaticamente una password che cambia di volta in volta e che consente agli utenti di siti come quelli di PokerStars di giocare in totale sicurezza ai vari giochi presenti sul sito. Un altro modello molto utilizzato è quello dell’autenticazione a due o più fattori. Siti come quelli di home banking richiedono il riconoscimento dell’utente da più dispositivi o, più semplicemente, l’inserimento di una doppia o tripla password di sicurezza in modo tale che se qualche malintenzionato dovesse venire in possesso di una nostra password comunque non riuscirebbe ad accedere alla nostra area personale.
Una maggiore sicurezza determina una maggiore fiducia
Una maggiore sicurezza sul web sta facendo sì che gli utenti stiano acquisendo sempre più fiducia in internet e, di conseguenza, questa maggiore fiducia si sta tramutando in una crescita esponenziale delle operazioni e degli acquisti a mezzo internet. I numeri come sempre non mentono e ci raccontano di un vero e proprio boom degli e-commerce, ovvero di tutti quei portali di vendita di beni e servizi online che sembrano destinati a rappresentare il futuro del commercio a discapito dei negozi fisici. Il 2017 è stato con ogni probabilità l’anno che ha segnato un punto di svolta all’interno del mondo degli e-commerce, con un valore globale solo in Italia di circa 24 miliardi di euro e un aumento del 18% su base annua rispetto ai 12 mesi precedenti. Per la prima volta, poi, abbiamo assistito a una spesa maggiore per beni piuttosto che per i servizi e tale tendenza pare destinata a consolidarsi sempre di più nei prossimi anni. I comparti che tirano maggiormente il mondo delle vendite online sono soprattutto quello dell’abbigliamento, dell’elettronica e quello dell’agroalimentare e soprattutto in questo piccolo settore l’impatto delle vendite online pare destinato a cambiare per sempre le regole del mercato. Ormai anche i piccoli produttori si stanno dotando della propria piattaforma di vendita di beni alimentari online e ciò ha determinato che sia venuta meno l’intermediazione tra produttore e consumatore. Il consumatore ora è messo in condizione di conoscere tutto il processo di produzione e di scegliere in maniera del tutto trasparente quale prodotto acquistare.
Il merito di tutti questi cambiamenti di cui abbiamo parlato è senza ombra di dubbio della sicurezza di internet e del web che hanno fatto sì che gli utenti e i consumatori abbiano acquisito sempre maggiore fiducia nei confronti di un mondo che fino a qualche anno fa era visto con estremo scetticismo. L’impressione diffusa è che nei prossimi anni tale situazione andrà a consolidarsi sempre di più e che il web e internet diverranno i principali canali su cui verranno compiute le transazioni commerciali, a discapito nei negozi fisici che inevitabilmente saranno chiamati ad adottare delle contromisure.
