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Costituire SRLS senza notaio, cosa c’è da sapere

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Nonostante la crisi sanitaria si sia abbattuta anche in ambito economico, con interi settori in grande difficoltà, gli italiani non hanno perso in alcun modo il loro spirito d’iniziativa. Moltissime attività hanno chiuso, ma un numero considerevole di nostri connazionali, sfidando le attuali avversità, ha deciso di aprire un’attività in proprio.

Quando si apre una società, le opzioni sono diverse. Nel mondo delle piccole attività, le opzioni, storicamente, erano soltanto due: SRL o ditta individuale. A queste, negli ultimi dieci anni se ne è affiancata un’altra: la SRLS, acronimo di Società a Responsabilità Limitata Semplice.

Aprire una SRLS: dal notaio al capitale sociale, quali sono i vantaggi più tangibili

Essa fa parte del nostro ordinamento dal 2012, ed è stata ideata con lo scopo principale di avvicinare i giovani al mondo imprenditoriale, in quanto può essere costituita con dei costi indubbiamente inferiori rispetto ad una SRL: non sono previsti, infatti, gli oneri relativi a bolli, diritti di segreteria e dell’atto notarile.

Evitare la parcella notarile, che si aggira mediamente tra i 2-3000 €, è certamente un elemento di forte, fortissimo appeal della SRLS, in grado di incentivare anche gli under 35 all’apertura di una start up innovativa ed avere la possibilità di rendere una propria passione un vero ed autentico lavoro, senza dover incorrere in esborsi significativi: : per informazioni più approfondite, la pagina di lexdo può sciogliere qualsiasi dubbio.

Una soluzione che ha trovato il grande interesse da parte delle società a conduzione familiare, con una media stimata attorno ai 2/4 dipendenti, che hanno optato per una SRLS nella maggior parte dei casi anziché ad altre forme di società come, a titolo esemplificativo, la ditta individuale.

Un altro grande vantaggio della SRLS riguarda il capitale sociale da dover sottoscrivere all’atto della costituzione della società: a differenza della SRL, che implica il versamento di un capitale sociale pari ad €10000,00, la SRLS richiede soltanto, simbolicamente, il versamento di un euro. Anche quei soggetti con disponibilità economiche ridotte, di conseguenza, possono provare ad aprire un’attività senza dover immobilizzare un elevato capitale.

SRLS, procedura semplificata anche in caso di cessione delle quote

I costi di costituzione di una SRLS si possono ricondurre, essenzialmente, alle seguenti voci: Imposta di Registro (€.200,00); Diritto Annuale CCIAA (€.120,00); diritti di segreteria se la SRL è unipersonale (€.90,00). Una volta costituita la SRLS, i costi per la gestione ordinaria della società saranno in medesimi di una SRL e, di conseguenza, andranno vidimati i libri sociali, oltre a dover sostenere le spese per la tenuta della contabilità e versare i contributi all’INPS.

Anche le SRLS, cosp come ogni altra tipologia di società, prevede il pagamento di due imposte nel caso in cui dovesse generare degli utili: l’IRES colpisce, in misura del 24%, il reddito della società, rappresentato dalla differenza tra ricavi e costi; l’IRAP, imposta regionale sulle attività produttive, che varia significativamente da regione in regione.

Quanto sia estremamente semplice la SRLS lo si può evincere anche nella fase di cessione delle quote o dell’estinzione della società. Nel primo caso, è bene specificare che la vendita delle quote può avvenire anche senza atto notarile: l’operazione può essere eseguita da un commercialista, che provvederà a trasmettere l’atto alla Agenzia delle Entrate e depositare l’atto di cessione.

Lo scioglimento di una SRLS può essere eseguito anch’esso senza la presenza di un notaio e prevede soltanto pochi adempimenti: dev’essere stilata una relazione al registro delle imprese, dove vengono dichiarati i motivi che hanno portato allo scioglimento dell’impresa; dovrà essere convocata l’assemblea dei soci per la nomina dei liquidatori, che dovranno sancire le modalità con le quali avverrà la liquidazione dell’impresa; redigere il bilancio finale di liquidazione.