I semi di peperoncino rappresentano un elemento fondamentale per procedere alla coltivazione di questo alimento. Il frutto dal sapore piccante, infatti, può essere coltivato sia all’interno della nostra abitazione che all’esterno attraverso dei semi, che devono risultare assolutamente sani (quindi senza la presenza di malattie o di muffe). La procedura che ci permetterà di scegliere dei semi di peperoncino deve essere ben precisa e non può essere lasciata al caso, perché proprio da questa fase dipenderà la corretta riuscita della coltivazione. Ma andiamo nel dettaglio e vediamo come scegliere i semi e come conservarli nel modo corretto.
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L’acquisto dei semi
Il procedimento di estrazione dei semi di peperoncino dal frutto è molto delicato, ma non risulta eccessivamente complicato. Se non vogliamo effettuare questa operazione e vogliamo essere sicuri di avere tra le mani dei semi fertili e privi di ogni problema, possiamo anche acquistarli già pronti, anche attraverso le numerose opportunità che offre la rete.
È opportuno scegliere un rivenditore serio ed affidabile, che possa avere dalla sua parte una grande esperienza nel settore e uno storico importante. Acquistare i semi di peperoncino in uno shop online affidabile come ad esempio Idroponica.it oppure su uno dei siti dedicati alle sementi come questo è molto importante anche per avere a disposizione un prodotto di qualità e dalle caratteristiche ben determinate.
A volte potrebbe capitare, infatti, che il peperoncino non viene isolato in maniera corretta nel processo della coltivazione. Questo provoca l’impollinazione da parte di alcuni insetti. Per questo motivo estrarre dei semi dai frutti non seguendo una corretta procedura potrebbe determinare la produzione di semi che danno alla luce frutti ibridi. Si potrebbe verificare quindi la produzione di frutti con un patrimonio di geni differente da quello di partenza.
La conservazione dei semi
La procedura di conservazione dei semi di peperoncino richiede una certa attenzione. Quando i semi sono secchi (se abbiamo effettuato l’estrazione, dovranno passare tre o quattro giorni), bisognerà dividere i semi singoli dalla placenta.
I semi dovranno essere conservati in un luogo asciutto e buio, al fresco. È possibile chiuderli in una piccola busta di plastica o di carta. È fondamentale che questa bustina sia chiusa in modo ermetico. In questo modo potranno essere conservati anche a lungo, anche per più di due anni. Rimarranno sempre ottimi per procedere in seguito alla coltivazione del peperoncino.
Le proprietà del peperoncino
Sarebbe importante procedere alla coltivazione del peperoncino, per assicurarsi un frutto dalle numerose proprietà benefiche a vantaggio del nostro organismo. Una delle azioni fondamentali di questo prodotto alimentare è sicuramente quella che favorisce il processo digestivo nel nostro corpo.
Il peperoncino ha degli spiccati effetti antinfiammatori, consente di alleviare i dolori reumatici ed effettua un’azione di purificazione nel sangue. Inoltre è indicato anche nelle situazioni di raucedine o di tosse. La capsaicina, una sostanza contenuta proprio nel peperoncino (che è quella che dà al frutto il suo sapore piccante), agisce nel favorire il processo di digestione.
Il peperoncino è anche ricco di vitamina C, che fornisce un’azione di difesa dalle infezioni, nei confronti delle malattie a carico del sistema cardiovascolare e contro le patologie da raffreddamento.
Inoltre, viene considerato un alimento dalle proprietà afrodisiache, anche grazie alla presenza della vitamina E. Altre ricerche condotte negli ultimi tempi hanno messo in evidenza l’effetto antistaminico di questo frutto, ottimo per trovare un rimedio nei confronti dell’asma e delle allergie. Inoltre, il peperoncino agisce in favore della protezione del cuore, migliora la circolazione del sangue ed ha delle proprietà contro il colesterolo.