Le realtà degli “anti” e dei contrari a determinate tipologie di cambiamento sono sempre esistite dal punto di vista sociale e caratterizzano, al di là di ogni faziosità e volontà di approfondire i loro motivi, un mezzo per riuscire a comprendere quali siano le diversità sociali, i cambiamenti che si trovano alla base della società e, soprattutto, le discrepanze che si generano tra gruppi di riferimento.
Osteggiare l’una o l’altra persona serve a poco, senza comprenderne le ragioni, dunque ogni momento di questo genere concorre affinché si abbia una panoramica generale di ciò che succede nel nostro mondo.
Negli ultimi anni, tra gruppi social e ambienti sempre più rinforzati, si sono sviluppati coloro che si oppongono al 5G e all’installazione di antenne che possano ricevere un determinato segnale, atto al potenziamento della propria linea telefonica e domestica: i NO 5G sono diventati sempre più presenti, sia in termini social, sia al di fuori di questi ambienti. Ma perché possono essere pericolosi e quali sono le ragioni che si trovano alla base delle loro scelte?
Vale la pena considerare una panoramica generale di questo genere.
I motivi dei NO 5G: dai tumori ai microchip
I NO 5G hanno spesso fatto sentire la propria voce: al di là dei cortei e delle manifestazioni che si sono moltiplicate nelle piazze, basti guardare agli ambienti social, ad esempio su Facebook, digitando nella barra di ricerca “NO al 5G”: il risultato sarà una miriade di gruppi che si moltiplicano a proposito del tema, con tantissime persone che condividono presunti commenti di esperti, valutazioni scientifiche e tanto altro.
Questi gruppi abbondano di contributi, che permettono anche di ricostruire un’idea generale a proposito dei motivi che si trovano alla base di questa tipologia di diniego.
Ma perché ci si oppone al 5G?
Per tantissime persone, questo segnale così potente aumenta l’incidenza del cancro. Studi scientifici dimostrano che le frequenze relative alla trasmissione della linea domestica o per smartphone sono infinitesimamente piccole rispetto alla possibilità di generare un tumore, per quanto i NO 5G oppongono, a questa dinamica, alcune dichiarazioni di medici e scienziati – che circolano sui social e sulla cui attendibilità difficilmente si può essere certi -, che spiegano come una copertura totale di antenne 5G possa essere dannosa per il proprio organismo.
Vi è un di più: secondo molti, si tratterebbe di un sistema per ottenere un maggiore controllo dei dati dell’utente, per mezzo della classica “bufala” da microchip installato sottopelle per controllare tutto ciò che una persona fa nella sua quotidianità.
Il 5G, in altre parole, sarebbe una tipologia di banda atta al controllo di ogni dato, azione e transazione della singola persona: per dirla in altre parole, una realtà in stile Orwell.
I NO 5G possono essere pericolosi?
La pericolosità delle fake news è un fattore che non può non essere sottovalutato in fase di contemporaneità: i social network, come Facebook e Instagram, si sono mossi in anticipo per cercare di limitare i fact checking, ma il numero di notizie potenzialmente sbagliate è così tanto elevato da rendere molto difficile qualsiasi mezzo di contenimento.
Il pericolo nasce tutto da lì: non si suppone tanto che i NO 5G siano pericolosi, quanto più che la loro presenza in rete rende la quantità di informazioni sbagliate e dannose potenzialmente ed esponenzialmente elevatissima; del resto, chi condivide e si convince di una determinata notizia non è certamente in cattiveria, ma ha semplicemente poca capacità di analisi del contenuto, una realtà che sui social risulta essere meno scontata di quanto si immagini.
C’è un di più; negli ultimi anni è capitato di rapportarsi ad antenne 5G bruciate, a manifestazioni (legittime ma potenzialmente pericolose) e addirittura a minacce, che hanno riguardato – ad esempio – il sindaco di Pamparato Franco Borgna: per saperne di più a proposito di questo ultimo atto, visita il sito cuneodice.it.
Quando, dallo schermo del proprio PC, si giunge verso la strada, il pericolo aumenta e c’è bisogno di comprendere come arginare fenomeni che alla lunga potrebbero non essere facilmente tollerati.