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Cosa fare se il bambino è distratto?

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La prima cosa che ti devi domandare se tuo figlio è distratto è se la cosa non capita anche a te. Non ti accorgi di essere distratto in alcune occasioni? Stanchezza, preoccupazioni, pensieri ti distolgono l’attenzione da ciò che fai o che senti, è normale.

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La distrazione dei bambini

Naturalmente tutto è in proporzione all’età: un adulto può essere distratto da varie preoccupazioni, economiche, di lavoro, di rapporto con la compagna, per difficoltà di vario genere che la vita propone quotidianamente.

Il risultato è una difficoltà a concentrarsi su una cosa oppure sentire chi ti parla ma alla fine non saper nemmeno dire di cosa ti ha parlato, è la distrazione normale, fisiologica che non desta alcune preoccupazione in se stessa.

I bambini hanno a loro volta delle fonti di preoccupazione, il rapporto con i compagni di scuola, una maestra particolarmente severa, la paura di confessare un brutto voto o una nota ai genitori e molto altro.

Il fatto che i bambini siano più piccoli degli adulti non significa che non possano essere preda di preoccupazioni e paure che determinano spesso una distrazione, una scarsa capacità di concentrazione.

La distrazione patologica

Tutto quanto detto fino a questo punto si riferisce a distrazioni più o meno frequenti che non hanno nessun significato patologico, psicologico o funzionale che sia. Esistono, tuttavia, delle patologie dei bambini che possono determinare una distrazione cronica, un’incapacità di concentrarsi, ricordare, progredire nell’apprendimento.

Il caso classico è il problema dell’autismo in cui il bambino vive in un mondo tutto suo, praticamente isolato dagli altri, con notevoli difficoltà anche relazionali con le persone che gli sono intorno.

Il bambino autistico vive una vita distaccata dalla realtà, con dimensioni, tempi, ritmi tutti particolari che non appartengono alla vita comune della società e per questo ne sono estraniati.

Se anche il bambino non è autistico, capita che non risponda alla Maestra, che gli si parli e all’apparenza nemmeno senta ciò che gli viene detto. Un problema? Si, secondo i comuni canoni sociali può esserlo ma visto da un’altra prospettive può anche essere un vantaggio, il segno di caratteristiche particolari tutt’altro che negative.

Gli Scienziati

La maggior parte dei grandi scienziati, dei geni in varie discipline, sono talmente distratti da non distinguere nemmeno più il giorno dalla notte, di dimenticare di mangiare, di non sapere in che giorno vivono.

Molto probabilmente se parli loro di qualcosa, ti rendi conto che la loro attenzione e è solo apparente, che la mente è da un’altra parte. La concentrazione su un problema, l’abbandono alla fantasia e alla creatività è ciò che porta i grandi scienziati ad immaginare scenari totalmente diversi dai canoni comuni e con questo arrivare a teorie straordinarie, a risultati semplicemente eccezionali.

Nei bambini la creatività è l’elemento che più di ogni altro provoca la crescita del bambino, lo evolve ma spesso la creatività portata ad alti livelli impegna oltremodo la mente del bambino che così si estranea da ciò che lo circonda apparendo distaccato, distratto, come se nemmeno sentisse ciò che gli viene detto o le spiegazioni della maestra ed è effettivamente così.

La gestione delle emozioni

La razionalità e la logica fanno parte del mondo degli adulti. Un bambino fantasioso e creativo è in grado di giocare da solo anche per alcune ore, immaginando scenari diversi, mettendo in campo fatti avvenuti a scuola o in famiglia, rielaborando il tutto come se fosse una rappresentazione.

Spesso assegna a ciascuna persona del vissuto quotidiano una parte, un ruolo e con questi scenari esplicita le emozioni, la rabbia, l’aggressività o, al contrario, altre emozioni piacevoli, che mette al di fuori della propria persona ma questo, ad andare a ben vedere, è quello che fanno gli psico analisti per far emergere emozioni e fatti che necessitano di essere elaborati dai loro pazienti.

I bambini di questo genere, di fatto, riescono a fare da soli ciò che farebbe un analista, riequilibrandosi senza aiuto di alcuno.

Per questo, se non è in atto un fatto patologico, non ci si deve preoccupare se il bambino è particolarmente creativo e fantasioso e per questo così tanto distratto. Occorre, al contrario, sfruttare questa loro creatività per ottenere la parte migliore di loro che, diversamente, sarebbe frustrata e potrebbe portare il bambino stesso a disequilibri e forzature non positive.