Economia

Investire a Cuba

Conviene investire a Cuba? Cuba è un Paese estremamente ambito per il turismo internazionale, il clima caraibico, le fantastiche spiagge, l’ambiente assolutamente informale e gioviale nonostante la popolazione non viva propriamente una condizione florida e di benessere.

Negli ultimi anni ci sono state diverse evoluzioni politiche e sociali a Cuba: con l’abbandono del potere da per te di Fidel Castro, il potere è passato al fratello Raul Castro che ha avviato una fase di moderato rinnovamento dell’economia e delle condizioni sociali, concedendo il possesso di oggetti per noi banali ma che per decenni sono stati preclusi ai cubani.

Chi visita Cuba nota le auto anni ‘60 che circolano per le strade: non è una libera scelta degli abitanti ma una necessità, poiché l’importazione di auto è molto ridotta, bisogna far andare bene quella che si possiede, sperando, in caso di guasto, di trovare ancora dei pezzi di ricambio. La maggior parte sono auto americane e l’embargo ha a lungo bloccato la possibilità di ordinare pe zzi di ricambio dagli USA.

Nel 2014 l’allora Presidente USA Barack Obama ha ridotto notevolmente l’embargo e questo ha aperto possibilità di investimento prima precluse. Oggi anche Raul Castro ha lasciato, il dominio dei Castro è finito e il nuovo Presidente cubano si trova a dover affrontare una nuova fase di rinnovamento, ostacolato, però, dalle posizioni di Trump che non vede di buon nocchio la fine dell’embargo, smentendo le posizioni del suo predecessore: questo introduce elementi di incertezza rispetto agli investimenti a Cuba ma degli spazi esistono comunque.

Conviene Investire a Cuba?

Cuba ha visto con piacere investimenti da parte di Cina e Venezuela, due Paesi amici di Cuba ma il governo vede ancora con ampio sospetto il capitalismo e investire nel Paese non è cosa facile. Esistono possibilità? Certamente si e la notevole possibilità che infine Trump ripristini un embargo così come era prima del 2014 sono scarse.

La pressione internazionale glielo impediscono e probabilmente salverà capra e cavoli con un embargo simbolico che possa accontentare i suoi elettori più radicali e nello stesso tempo non generi la reazione internazionale, quindi c’è da prevedere che spazi per gli investimenti ce ne saranno. Forte a Cuba la produzione dei pregiati sigari e del Rum che, oltre al consumo interno, vedono ampia esportazione ma anche il mercato di prodotti minerari è notevole specialmente per Nichel e Cobalto ma anche la produzione di Gas è significativa.

Ciononostante si sta affermando sull’isola un certo interesse per la generazione di energia da fonti rinnovabili che richiedono infrastrutture meno pesanti della generazione termica e il sole e vento non manca, l’energia arriva abbondante, deve solo essere trasformata. Interessante anche lo sviluppo dei trasporti che al momento è ancora piuttosto carente.

Il turismo, comunque, è il piatto forte di Cuba e la fine dell’embargo ha aperto la strada all’interesse di società di trasporto aereo come la Delta Airlines e la conseguente crescita di strutture ricettive che nonostante il significativo turismo è carente e lo sarà ancora di più, incapace di rispondere alla domanda, con il previsto incremento di presenza turistica a Cuba.

Interessante il Fondo Cuba che fa parte del Nasdaq ma con un numero limitato di azioni che ne possono far parte. Evidente che di fronte ad un aumento consistente di richiesta, presumibile dato il significativo incremento di valore registrato dalla sua creazione nel 1994, pari ad oltre il 52%, chi possiede azioni del Fondo Cuba vedrà rialzare il valore in maniera interessante.

Se si decide di aprire un’attività a Cuba, occorre puntualizzare il vantaggio rappresentato dalla forza lavoro locale, a basso costo ma con alta scolarizzazione: Il tasso di alfabetizzazione è del 99,8% contro il 99,% degli USA e il 93% del Messico. Il sistema Sanitario vede il doppio dei medici pro capite rispetto agli USA ed è basato su una forte attività di ricerca. Anche il tasso di mortalità infantile è inferiore rispetto agli USA (5,87 per mille) e anche rispetto al Canada (4,65), attestandosi al 4,63. Non possiamo certo, di fronte a questi dati, di un Paese arretrato, povero certamente ma ben progredito comunque e in cui la vita, almeno per uno straniero, può essere davvero interessante e piacevole. Da valutare, quindi, positivamente un investimento a Cuba, pur con parecchie difficoltà pratiche.

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