Effettuare autonomamente la lettura del contatore gas è il primo step per risparmiare ed evitare conguagli elevati in bolletta.
Ma come si legge esattamente il contatore del gas e quali sono numeri che bisogna comunicare alla società di fornitura? A questi e a molti altri dubbi risponderemo con una breve guida all’autolettura del contatore.
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L’autolettura, come dice il termine stesso, consiste in una lettura autonoma del contatore del gas (o della luce) e nella relativa comunicazione alla società di fornitura, nel periodo di tempo indicato.
Ad oggi, in linea di massima, i contatori della luce sono quasi tutti elettronici e consentono la telelettura, ovvero la lettura a distanza dei consumi.
Per il gas, invece, è un po’ diverso: la grande maggioranza delle società di fornitura non prevede un servizio di lettura del contatore da remoto, motivo per cui è sempre consigliato che il cliente comunichi la lettura contatore gas con regolarità. In questo modo il consumo sarà sempre aggiornato e preciso ed il fornitore potrà inviare la bolletta con i consumi reali.
Laddove non sia previsto un servizio di telelettura, una mancata comunicazione dei consumi effettivi porterà automaticamente all’addebito dei consumi stimati, ossia dei consumi presunti e basati sui dati storici presenti in archivio.
Nella pratica, il fornitore effettua una stima dei consumi basandosi su quelli dello stesso utente nei periodi precedenti. In caso di impossibilità di stima sullo storico, prettamente per le nuove forniture, la società si baserà su quanto dichiarato dallo stesso cliente riguardo:
Per effettuare in maniera autonoma la lettura del contatore del gas sono sufficienti quattro semplici passaggi:
Il contatore più diffuso, a meno che non si tratti di nuova fornitura, è quello a rulli.
Per individuare la lettura del gas non dovrai far altro che segnare solo le cifre a sinistra della virgola.
Quelle successive, spesso segnate in rosso, sono irrilevanti ai fini della lettura.
Ora che hai compreso come fare (bene) la lettura del gas, non ti resta che iniziare a comunicare i tuoi consumi effettivi.
Se fino a questo momento non ti sei mai preoccupato di effettuare la trasmissione ed i consumi stimati sono maggiori di quelli effettivi, ecco per te una buona notizia: sei creditore della cifra sovrastimata, la quale ti verrà restituita nelle successive bollette.
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